MISTER RALF IL PRINCIPIANTE?

Nel rilasciare testimonianze costanti con i miei articoli, sia ben chiaro che non è mio interesse contrastare le attività di qualcuno ma semplicemente descrivere le realtà che nessuno mai vi direbbe. Naturalmente va precisato che il sottoscritto in qualità di autore di questi articoli sa perfettamente di cosa stiamo parlando (nel dettaglio) riguardo tutti gli argomenti riguardanti l’arte del deejaying. Sono appartenente a diversi apparati di formazione, ma sopratutto appassionato e letteralmente amante del vinile da bambino e della old school.

Molti appassionati che frequentano clubs in tutta Italia identificano, nelle loro serate in discoteca, chi per loro è il deejay di riferimento in base a quello che ascoltano ed in base a quello che il mercato propone. Nell’identificare il loro idolo però avrei molte cose da chiedere ai tanti appassionati di musica, una di queste per esempio sarebbe sapere da loro se conoscono, anche in minima parte, quali sono le tecniche base che un deejay dovrebbe mostrare per rendersi presentabile al proprio pubblico.

Ai fan che adorano Ralf, per esempio, ho chiesto cosa amano di lui: bene la maggior parte dei suoi sostenitori mi hanno risposto che amano la sua simpatia. Ora, che una persona, famosa o meno, debba essere simpatica sono completamente d’accordo ma a domanda fatta dove chiedo: ma nel dettaglio e nella tecnica del deejay set di Ralf cosa trovate di particolare? Ho ricevuto risposte poco chiare e alquanto discordanti.

Bene, oggi parlo di Ralf cari amici, un principiante di alto bordo, il deejay che a detta di Albertino di “Radio DeeJay” è un punto di riferimento, seguito per la maggiore per il suo carisma e la sua personalità. Innanzitutto voglio precisare al Radio Voice Albertino che un deejay andrebbe “anche seguito per il carisma e la personalità”, ma la regola principale insegna che un deejay va seguito sopratutto per la sua bravura al mix e per la qualità del deejay set. Il mercato del deejay in Italia è davvero molto strano e letteralmente macchiato da una parte dalle raccomandazioni, dall’altra dai favoritismi e al centro dalla mercenarietà di agenzie di promozione che continuano il loro percorso di totale non-professionalità.

Darvi la dimostrazione di come anche Ralf rappresenti davvero il fallimento del nostro settore lo possiamo prendere direttamente dalle sue dichiarazioni rilasciate a Radio DeeJay in totale naturalezza: Ralf dice: “non volevo fare il deejay ma il chitarrista” e ancora Ralf dice: “non sono uno che effettua Mixaggi” e la dichiarazione più preoccupante è quando Ralf dice: “come sono diventato famoso non lo so”.

Difatti Sign. Ralf le mie perplessità sono proprio quelle: uno che non vuole fare il deejay ma il chitarrista, che non effettua mixaggi quando il mix è la base per ogni deejay, che non considera quello del deejay un lavoro, mi chiedo davvero come sia diventato famoso.

Io mi chiedo, ma come fa ad illudere migliaia di persone ogni fine settimana nei clubs Italiani? Io ho semplicemente scritto quello che lei ha dichiarato alla nazione, perchè entrando nel dettaglio, se devo esprimere il mio parere sulle sue competenze dietro la consolle, posso tranquillamente dichiararle che sono paragonabili allo zero assoluto. Lei è stato sopravvalutato da un mercato che non la merita, lei sta continuando ad illudere molte persone. Ok, la simpatia e non la nego, ma non crede che i suoi comportamenti siano offensivi per tutti i deejay che rappresentano la categoria? Io ho avuto la sfortuna di partecipare alle sue serate denominate bellaciao: faccio i complimenti al contesto locale, formato da ottimi intrattenimenti luce etc etc… …. ma quello che lei ha eseguito come prestazione dietro la consolle non merita neanche le 8 € che ironicamente le chiedo di restituirmi. Tutti i suoi fan, compreso il ragazzo intervistato da radio deejay che ha dichiarato che lei è unico, non sanno minimamente cosa sia la vera qualità di un deejay set. Sono un semplice campione nazionale deejay, con trofeo conquistato presso la Baia Imperiale, discoteca che lei conosce molto bene, vorrei capire nel dettaglio come uno come lei, che dichiara che non sa su come sia diventato famoso, riesca a presenziare alle migliori consolle di locali Italiani.

Sopravvalutazione del mercato? i manager che spingono il suo nome sarebbe così gentili da farceli conoscere? ma sa perchè le chiedo questo? se riescono a vendere un principiante come lei, saranno bravissimi a vendere per esempio uno che “vuole fare il deejay nella sua vita e non il chitarrista di una band” come lei diceva.

I suoi deejay set sono poco interessanti. Sono abituato a portare rispetto ed educazione per la gente più grande di me ma sentire il Sign. Albertino ancora dichiarare: Ralf è considerato il fratello maggiore di tutti i deejay!! questo è troppo. Lei per me non è un fratello maggiore, ma un ulteriore bluff del mercato, che valorizza il nome e non i talenti. Un deejay di livello, cosa che sicuramente non è lei, avrebbe aperto tranquillamente alle speranze di quei ragazzi che hanno anche spedito migliaia di promo alla sua etichetta “Laterra Recordings” ai quali non ha mai risposto, seppur avendo nelle mani anche delle Demo di livello.

Voglio anche gettare immediatamente benzina sul fuoco per i molti che, seguendo Ralf, magari criticherebbero il mio operato non analizzando quello che scrivo nei miei articoli: a loro comunico apertamente che il loro idolo Ralf dietro la consolle, in quella che è la vera tecnicità – unificazione dei suoni – qualità al mix detiene già da tempo la targa da principiante. E poi dalle dichiarazioni stesse fatte da Ralf alle testate nazionali possiamo ben definire lo stesso un soggetto sopravvalutato dal mercato, un mercato formato sempre dagli stessi che tampona e rallenta il progresso.

Almeno uno come lei, che rispetto dal lato umano, abbia il coraggio di tirarsi indietro e chiedere scusa.

Come sempre, fatevi delle domande e datevi delle risposte.

Fonte : Teo De Vita.

QUESTO IL PARERE DI GIANNI PARRINI….
Nel 1990, ero il primo e unico dj indiscusso del Cocorico, … quello che aveva creato l’inizio di una leggenda che ancora resiste sulle mie orme musicali…. c’era una sola pista dove si ballava… ma il Coccorico aveva anche un spazio (ora Titilla) che funzionava come area per andare a bere al Bar,.. alla gestione di allora era venuto in mente di creare un privè dove inserire un dj, è mi era stato chiesto che tipo di musica fare in quel contesto… è io dissi l’unica musica che non interferisce con il mio dj set di 7ore, è la musica Down Beat, è c’era da fare una scelta tra gli unici dj che in quel momento suonavo quel genere musicale… ed erano Wayne Brown.. e dj Ralf che faceva delle serate al club dei 99 di gradara… tra i due quello che conoscevo meno musicalmente era Ralf, … Whayne era molto bravo come dj..è il suo stile musicale era decisamente più ampio… è poteva entrare in concorrenza con quello che suonavo nella grande sala… e fu così che io diedi parere favorevole per far suonare dj Ralf al nuovo privè del Cocorico, quello che ho raccontato è un semplice dettaglio, ma è dal quel momento che la sua fortuna carriera a cominciato a funzionare, lui non si ricorda di questo dettaglio ovviamente, io gli è l’ho ricordato in qualche occasione dove ci siamo incontrati e in altre occasioni dove ci siamo scontrati (prince club di riccione)…ma ormai questa è solo la storia..sono passati tanti anni è quello che ha scritto Teo de vita…che io confermo al 100% la sua visione è il suo racconto su Ralf… dimostra che la figura del dj può avere successo sia che sei bravo tecnicamente è sia che non lo sei… basta solo essere nel posto giusto al momento giusto. (destino permettendo).

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